LA MIA VENEZIA

"Lo splendore della città galleggiante"

 
 

“Mi è piaciuto il modo in cui la città ha attirato la mia attenzione. Ma, per scoprirla le ho chiesto di non celarsi dietro le sue maschere. Perché volevo fosse autentica. Che mi lasciasse penetrare nei suoi segreti, comprendere le sue difficoltà, dialogare insieme con franchezza. Μe lo ha promesso e così si è liberata della sua veste turistica…”

Con lo sguardo penetrante dell’esperta viaggiatrice, Barbara Athanassiadis intraprende, nel suo nuovo libro, un viaggio nel tempo, nel mito, nella Storia, nella magia dell’Arte e della vita. E lo stesso sguardo carico di gioiosa curiosità che si riscontra in altri precedenti racconti di viaggio dell’autrice, quali Un anno in Toscana e Passeggiate romane che, con La mia Venezia compongono la trilogia dedicata dalla scrittrice al suo “Gran Tour” in Italia.

Rivolgendosi al lettore col suo accattivante sorriso e col suo inconfondibile stile, Barbara lo invita a seguirla, lo prende delicatamente per mano e lo guida attraverso i canali, i rii, le piazze della città lagunare, attira la sua attenzione  sulle sue bellezze naturali, sulle straordinarie opere artistiche, che hanno reso Venezia una città unica al mondo.

Il «Leone alato» riposa pigramente sulle spalle di questa romantica eroina, il «Volo del gabbiano» giunge fino all’imperatrice Sissi, le «Sferette di Murano» rotolano incontro alla «Forchetta della principessa bizantina», «Τorcello» corteggia le «Veneziane nell’harem»…

“Un libro imperdibile per ogni autentico viaggiatore”

 

COMMENTO SUL LIBRO

Osservando lo sguardo su Venezia proposto del libro di Barbara Athanassiadis, ho percepito la presenza di un coinvolgimento emotivo. Il titolo del libro infatti rispecchia perfettamente le intenzioni dell’autrice: La mia Venezia. Perché si tratta davvero della Venezia di Barbara Athanassiadis, non tanto nel senso dello sguardo soggettivo o della scelta di mettere a fuoco gli elementi specifici che l’affascinano, ma soprattutto nel senso che l’autrice, benché punti lo sguardo su quello che vedono tutti gli altri, non vede le stesse cose che vedono loro.

Infatti Barbara percorrendo i suoi luoghi preferiti ha attirato il mio sguardo, senza asservirlo, su aspetti, colori e sensazioni della città. L’autrice spiega con spontaneità e naturalezza il mito che riveste il suo percorso di viaggio, ma anche con la stessa raffinatezza, la stessa serenità e la stessa grazia con cui affronta i diversi aspetti della realtà nella sua vita extraletteraria.

Le idee, le riflessioni, le aspirazioni e le reazioni dei personaggi sgorgano in modo assolutamente naturale… Al punto che, leggendo questo libro, si ha l’impressione di ascoltare la voce familiare di un’amica che ci sussurra all’orecchio le sue storie segrete.

Eleni Kritikà, Critico letterario